Spettacolo

Per la più Grande Italia, ovvero Sandrone soldato
Domenica 15 settembre 2013
Ore 21
Ingresso libero
Teatro Metropolis
via Gramsci 4
Bibbiano (RE)
Informazioni
Lauro James Garimberti, 338 7970171 ljgarimberti@libero.it
Carlo Perucchetti, 347 0572693 carlo.perucchetti@tin.it
Prigionieri Dimenticati
Italiani nei lager della grande guerra
da un’idea di Lauro James Garimberti e Carlo Perucchetti
In occasione dell’ormai prossimo centenario della Grande Guerra e sotto l’Alto Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a partire dal 14 settembre 2013 si svolgeranno a Bibbiano di Reggio Emilia una serie di eventi organicamente collegati che intendono approfondire il tema della prigionia durante la prima guerra mondiale.
E’ una pagina di storia forse meno nota, quella che riguardò i 600.000 soldati italiani catturati tra il 1915 e il 1918. In alcuni casi la loro prigionia si svolse in località che diverranno ben più celebri e tristemente famose in relazione agli eventi della seconda guerra mondiale, ma che già durante la Grande Guerra procurarono sofferenze e morte: i principali campi di prigionia furono infatti a Mauthausen (in Austria), a Theresienstadt (in Boemia), a Rastatt (nella Germania meridionale) e a Celle (nella Bassa Sassonia).
Proprio il ritrovamento presso archivi privati di una ricca e importante mole di documenti riguardanti il lager per ufficiali italiani di Celle (località tedesca vicino ad Hannover) ha suggerito l’idea di proporre al pubblico una mostra (scritti, fotografie e opere d’arte), uno spettacolo teatrale (una commedia di critica alla guerra scritta in prigionia dal reggiano Angelo Ruozi Incerti) e un concerto con canti, canzoni e opere “colte” di musicisti prigionieri nei campi.
Spettacolo teatrale
Per la più Grande Italia, ovvero Sandrone soldato
commedia scritta nei lager di Rastatt e Cellelager (1917-18) da Angelo Ruozi Incerti
BIBBIANO, Reggio Emilia, Teatro Metropolis, Domenica 15 settembre, ore 21 (ingresso libero)
Compagnia I PAZZI DI PIAZZA
Regia: Auro Franzoni con Matteo Bartoli
La Compagnia I Pazzi di Piazza, con la regia di Auro Franzoni, mette in scena in prima assoluta lo spettacolo teatrale Per la più Grande Italia ovvero Sandrone soldato, commedia-farsa - in origine per burattini - scritta a Rastatt nel novembre del 1917 e terminata un anno dopo a Cellelager dal prigioniero italiano Angelo Ruozi Incerti, in collaborazione con Giuseppe Denti.
Il titolo Per la più grande Italia riprende, in forma parodica, il titolo dell’opera di Gabriele D’Annunzio contenente i discorsi tenuti nel “radioso maggio” del 1915. L’intento satirico è molto evidente, giacchè lo svolgimento e il significato della vicenda bellica del protagonista Sandrone assume un senso opposto ai contenuti dei discorsi propagandistici del poeta italiano. Sandrone, maschera popolare reggiana che rappresenta un contadino rozzo ma furbo che, anche se maltrattato, supera ogni difficoltà grazie alla sua vivace e concreta intelligenza, acquista con Ruozi Incerti un approfondimento psicologico del tutto nuovo rispetto alla tradizione: con il suo buon senso istintivo, riesce a non piegarsi di fronte alle ingiustizie che pure subisce, smascherando i toni esaltati e nazionalistici del Duce, cioè il generale Luigi Cadorna, e del Vate, cioè il poeta interventista Gabriele D’Annunzio.
Altri personaggi della commedia ben descrivono figure e condizioni di vita durante la guerra: il capitan Spavento (un soldato coraggioso a parole e pauroso nei fatti), l’Imboscato (che è sfuggito con l’inganno al reclutamento e alla guerra), il Generale (in cui si può riconoscere Armando Diaz, che sostituì Cadorna come Capo di Stato Maggiore dell’esercito italiano dopo Caporetto). Infine i nemici, l’Alemanno, il Tedesco, e l’Austro, presentati secondo stereotipi nazionalistici e comici, anche se - nel finale - la drammaticità della guerra accomuna vincitori e vinti in una dolente dignità umana.