Concerto

Prigionieri dimenticati

1914 – 1918: Musica dalla prigionia

Martedì 17 settembre 2013

Ore 21
Ingresso libero

Teatro Metropolis
via Gramsci 4
Bibbiano (RE)

Informazioni
Lauro James Garimberti, 338 7970171 ljgarimberti@libero.it
Carlo Perucchetti, 347 0572693 carlo.perucchetti@tin.it


Prigionieri Dimenticati
Italiani nei lager della grande guerra

da un’idea di Lauro James Garimberti e Carlo Perucchetti

In occasione dell’ormai prossimo centenario della Grande Guerra e sotto l’Alto Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a partire dal 14 settembre 2013 si svolgeranno a Bibbiano di Reggio Emilia una serie di eventi organicamente collegati che intendono approfondire il tema della prigionia durante la prima guerra mondiale.

E’ una pagina di storia forse meno nota, quella che riguardò i 600.000 soldati italiani catturati tra il 1915 e il 1918. In alcuni casi la loro prigionia si svolse in località che diverranno ben più celebri e tristemente famose in relazione agli eventi della seconda guerra mondiale, ma che già durante la Grande Guerra procurarono sofferenze e morte: i principali campi di prigionia furono infatti a Mauthausen (in Austria), a Theresienstadt (in Boemia), a Rastatt (nella Germania meridionale) e a Celle (nella Bassa Sassonia).

Proprio il ritrovamento presso archivi privati di una ricca e importante mole di documenti riguardanti il lager per ufficiali italiani di Celle (località tedesca vicino ad Hannover) ha suggerito l’idea di proporre al pubblico una mostra (scritti, fotografie e opere d’arte), uno spettacolo teatrale (una commedia di critica alla guerra scritta in prigionia dal reggiano Angelo Ruozi Incerti) e un concerto con canti, canzoni e opere “colte” di musicisti prigionieri nei campi.

Concerto

1914 – 1918: Musica dalla prigionia
Bibbiano (Reggio Emilia), Teatro Metropolis.
Martedi 17 settembre 2013, ore 21 (ingresso libero)
ENSEMBLE “Musica e Grande Guerra”
Il programma è promosso dal Centro Studi “Musica e Grande Guerra”

In collaborazione con il Centro Studi “Musica e Grande Guerra”, viene presentato il concerto con musiche originali scritte e cantate nei lager austroungarici e tedeschi in cui furono deportati i prigionieri italiani della prima guerra mondiale. Si tratta di opere provenienti sia dai campi dei soldati (che pagarono il più alto prezzo della guerra), come Mauthausen, sia da quelli di deportazione civile, come Katzenau, sia dai lager tedeschi che ospitarono in prima istanza il prigionieri di Caporetto, come Rastatt, e dai campi per ufficiali, come Cellelager. Vengono eseguiti inoltre brani vocali provenienti dai campi della Galizia e della Siberia in cui furono rinchiusi i trentini che avevano combattuto con l’esercito austroungarico.
I canti popolari si intrecciano con canzoni elaborate dai prigionieri stessi e con opere “colte”, scritte da musicisti presenti nei lager. La funzione dei canti era quella di condividere emotivamente la situazione tragica della sopravvivenza e di alimentare la speranza del ritorno. Da essi traspaiono spesso accenti forti contro i carcerieri e il nemico, e contemporaneamente la consapevolezza e l’amarezza dell’abbandono da parte dello Stato Italiano. Alcuni brani vocali ebbero la funzione salvare la propria identità in un contesto alienante. A Cellelager si trovavano intellettuali, artisti e scrittori come Carlo Emilio Gadda, Guido Sironi, Bonaventura Tecchi, Ugo Betti, Alberto Casella; dunque il concerto prevede anche una scelta di letture da diari, memoriali e epistolari.