Spettacolo

FANGO E GLORIA
16 ottobre 2014
La cinepresa riprende una lunga fila di soldati, in marcia verso il fronte. Uno di loro, giovanissimo, avrà si è no diciotto anni se ne accorge, esce dalla fila, guarda in macchina e sorride, con gli occhi gioiosi, come un qualsiasi ragazzo di oggi. Poi si volta, e torna a camminare, incontro al suo destino. E' una delle immagini d'epoca più toccanti di Fango e gloria, il docufilm di Leonardo Tiberi, prodotto da Baires e patrocinato dal Comitato per il Centenario della Grande Guerra della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che vuole ricordare i 100 anni dall'inizio del Primo conflitto mondiale e i 90 dell'Istituto Luce. La pellicola unisce infatti immagini dei documentari con una fiction che racconta, ovviamente inventandola, la storia del Milite Ignoto. Gli spezzoni dell’epoca sono stati scannerizzati, in qualità HD, restaurati, portati ad una velocità di scorrimento standard per uniformarli con le immagini attuali e, infine, colorizzati. Un lavoro meticoloso preceduto dalla cernita dei materiali conservati all'Istituto Luce, coproduttore del film. Una scelta di immagini mai banale, bene integrata e coerente con la fiction, ma soprattutto di grande potenza evocativa: l'ingegner Caproni in mezzo ai suoi operai, un primissimo piano di Diaz, Vittorio Emanuele sorridente, Luigi Rizzo sdraiato mentre fuma sul suo Mas, per niente marziale. E, soprattutto, le sequenze finali del viaggio del Milite Ignoto da Aquileia a Roma, fra ali di folla commossa e silente: forse l'unica volta, nella sua storia, in cui il popolo italiano è stato veramente unito, nel dolore e nel ricordo dei figli morti al fronte. Nelle sale dal 16 ottobre.